Il Vangelo Secondo Giovanni

INTRODUZIONE

Il quarto vangelo, tradizionalmente attribuito a Giovanni, ha sempre attratto l'attenzione dei suoi lettori come "vangelo spirituale"; così lo definì Clemente d'Alessandria tra la fine del Il e l'inizio del III secolo d.C. (cfr. Eusebio da Cesarea, "Storia Ecclesiastica" VII, 14,7) e tale qualifica ha ac­compagnato nei secoli quest'opera di alta qualità teologica, ricca di simbolismi e allusioni all'Antico Testamento, affascinante, ma anche dura. Il testo può essere paragonato a un grande tessuto, dove diversi fili s'intrecciano e la cui comprensione richiede fatica e pazienza, perciò deve essere letto e riletto più volte, con il cuore e l'intelligenza, con la calma della fede e la passione dello Spirito. Amato dai contemplativi, il vangelo di Giovanni ha ispirato insuperabili pagine e commenti dei padri della Chiesa, tra i quali sant'lreneo, Origene, san Giovanni Crisostomo (che ha scritto 88 omelie su quest'opera), sant'Agostino (124 tra omelie e conferenze), san Cirillo d'Alessandria (che ha scritto il "Commento al Vangelo di Giovanni" in 12 libri), Ruperto di Deutz, san Tommaso d'Aquino. 

Se volete prendere visione dell' Introduzione e del primo capitolo del Vangelo con i relativi commenti potete cliccare sul seguente link :

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